zi, maschi e femmine, sono in generale bellissimi, e, sebbene crescano senza istruzione, la loro intelligenza è straordinariamente sveglia. Portano tutti al collo un amuleto: i bambini, piccoli
n vita, perchè cotali ghiottonerie non si dànno ai ragazzi dei pescatori che allorquando sono morti. Il cadavere fu deposto senza cerimonie nella sepoltura nell'interno della chiesa, dove, secondo l'us
isolani e a formare con quelli una sola famiglia. Non tarda molto per conseguenza a
La vita solitaria è interrotta di quando in quando dall'arrivo di qualche forastiero, il quale prende alloggio nella locanda di don Michele, visita rapidamente le curiosità dell'isola, e poi riparte. Un certo numero di forestieri si ferma però qualche tempo alla loca
de mugghiano e si frangono senza posa. La tranquillità profonda, la vista dell'ampio golfo, delle amene sue rive, delle isole lontane, sono davvero in
sa di S. Costanzo, l'antica parrocchia dell'isola e sede del vescovo fin dal secolo X, Capri essendo stata innalzata a sede vescovile sotto la dipendenza dell'arcivescovo di Amalfi. Tale rimase lino al 1799; dopo di allora, la sede vescovile non venne più occupata e la chiesa venne ridotta a monastero, dipendente dall'arcivescovo di
privati dagli ufficiali pubblici incaricati degli scavi, e parte ancora trafugate di nascosto. Molte ne portarono via gl'Inglesi, durante i tre anni che occuparono l'i
utti pubblicarono scritti intorno all'isola. Nel 1830 venne incaricato Feola di compiere altri scavi e vi si trattenne molto tempo. Si scoprirono allora avanzi di antiche abitazioni e parecchie sculture dell'aurea epoca romana. Scarseggiando però la terra, gli agricoltori riempirono di bel nuovo gli scavi e ne disparvero le tracce sotto recenti piantagioni. Molti oggetti si trovano ancora nasc
fondazioni delle case e non vi è angolo dell'isola in
corinzio, oggi esposto al Municipio di Napoli, due magnifici mosaici, passati in possesso l'uno di un Inglese e l'altro della contessa Woronzow, e finalmente un bell'altare di Cibele, che il cavaliere Hamilton acquistò pel Museo britannico. Ora il palazzo presenta l'aspetto di una distruzione completa. Gran parte delle mura rovinarono in
vale. Hadrava eseguì scavi anche in questa località, nel 1786, e vi scoprì buon numero di sale e di bagni già devastati, alcuni pavimenti, statue, un bel vaso di marmo bianco, un bassorilievo rappresentante Tiberio nell'atto di offrire un sacrificio, un cammeo con ritratto di Germanico e busti di marmo e di gesso. Anche tutti questi oggetti vennero dispersi e regalati parte ad Hamilton, al pittore Tischbein, al principe Schwarzenberg, par
rupe erta gigantesca, la quale si avanza in mare; a sinistra, dentellato e merlato, come un castello antico, il capo Tragara, ed in vicinanza a questo i Faraglioni, scogli giganteschi, inaccessibili, d'oltre cento piedi di altezza, emergenti dal mare come piramidi, di forma conica, uno levigato, l'altro frastagliato in modo fantastico e bizzarro. La loro ombra si estende sul mare, a cui dà un aspetto melanconico. Più in là si apre in uno scoglio l'arco di una caverna, in cui possono entrare anche le barche, e sulla loro sommità, agitati dal vento, ondeggiano vaghi arbusti e piante selvatiche. Di tanto in tanto l'alcione che ammaestra la giovane prole al volo, fa udire il suo rauco grido. Non si può fare a meno di ricordare il passo del Prometeo incatenato di Eschilo e par quasi che all'orecchio giunga lo sbatter d'ali delle Oceanidi e l'eco dei lo
brillano sulla superficie del mare, ora scompaiono. Pochi sono i pescatori che tengono ivi le loro barche: io li ho visti seduti sulla sabbia bianca, intenti a racconciare le reti, silenziosi, immersi in profondi pensieri come gente che sa mirabili cose delle profondità marine e delle sirene che vi abitano. Uno degli scogli porta appunto il nome di scoglio delle Sirene. L'immaginazione del popolo sa sempre dare ai luoghi le denominazioni che più vi si
vero per le galere di Tiberio, imperocchè la sua entrata è abbastanza grande per dar loro accesso, e sono tutt'ora visibili le impronte dello scalpello che l'allargarono e resero più regolare. Il punto della spiaggia dove essa si trova, porta il nome di Unghia Marina, ed ivi pure, tanto al mare quanto in alto, si
ro. Ad ogni istante sorge dalla sua sedia, va all'una o all'altra finestra, pone l'occhio ai due cannocchiali, quindi torna a sedere, con tranquillità filosofica, dinanzi al suo registro, per portarsi di nuovo dopo pochi istanti alle finestre; e questo dura dalla mattina alla sera. Il suo cane sta seduto avanti alla porta e spia esso pure il mare, ma... senza cannocchiale. In cima al Solaro, sopra Anacapri, dimora un altro ufficiale telegrafico per la segnalazione dei legni che compaiono nel mare di Sicilia. Allorquando scorge qualche cosa degna di osservazione, la comunica al suo collega del monte, il
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Ida, giungeva su quello di Lemno, arrivava al monte Athos dedicato a Giove, e, varcando le onde dell'Euripo, svegliava il guardiano di Mesapio, passava il fiume Asopo, giun
lettrico sottomarino, saremmo privi del piacere di leggere nei ver
ò gli occhi, pose in ordine i suoi istrumenti, diede un fischio al suo cane e cominciò a scendere dal monte. Egli abitava in Anacapri, ed ogni sera doveva discendere cinquecento sessanta gradini, per risalirne il mattino appresso altrettanti. Da dieci anni egl
oltivata a viti e ad olivi. Giace in questa l'edificio medioevale più ragguardevole dell'isola, la Certosa, ora deserta, ma un giorno abitata dai monaci dell'ordine di S. Bruno. Occupa questa un grande spazio; la sua architettura originale,
rinto romantico. La Certosa è dedicata a S. Giacomo e venne fondata nel 1363 dal nobile caprese Giacomo Arcucci. Sua moglie era rimasta sterile al par di Sara ed egli aveva fatto voto di fondare un monastero se Dio gli avesse concesso un figliuolo; la preghiera fu esaudita e il gentiluomo mantenne la promessa facendo edificare il convento sul disegno della stupenda Certosa del Vomero a Napoli, dedicata a S. Martino; e nel 1374, terminato l'edificio, vi chiamò i padri di S. Martino. Col tempo, la Certosa diventò ricca e le migliori terre dell'isola passaron