e a fare la pratica. Papà Gervasio, secondo la sua promessa, e coll'aiuto degli amici, gli aveva trovato un avvocato di Venezia che c
diffusa e prolissa e pensava che la condotta d'ogni causa dovesse studiarsi in modo da correggere il difetto delle leggi, per soddisfare le parti colla massima possibile sollecitudine. Ma era tutt'altro. Gli bastò poco tempo per accorgersi che l'avvedutezza dell'avvocato consiste nell'arte di non precipitare le sentenze, che potrebbero riuscire funeste senza le dovute precauzioni. Bisogna che l'istruttoria sia ponderata e completa, l'esame dei documenti scrupoloso, è necessario di mo
l suo merito e la sua esperienza troverebbero il modo di abbindolare i giudici, facendo trionfare i loro torti come se fossero buone ragioni. E facevano delle lunghe anticamere per attendere il loro turno, alle conferenze. Cosicchè il denaro pioveva in abbondanza ed avrebbe apportata la ricchezza se la
che sconvolgendo le viscere del mondo giudiziario ne faceva uscire delle eruzioni di cappellini, di fiori, di pizzi, di abiti, di mantelli, nastri, fiori, svolazzi e gioielli. Il prodotto d'ogni conflitto di diritti, d'ogni contratto di nozze e d'ogni testamento finiva sempre in un capriccio di moda. Infine dei conti, marito e moglie, senza saperlo, lavoravano col medesimo risultato, quello di da
campo di studiare l'arte soprafina della signora Emilia, come durante la giornata ave
ini posticci, che vivevano nel lusso a spese dei litiganti. E pensava fra sè: ?le discordie domestiche, l'ignoranza, la mala fede, gl'inganni, le frodi, le rapacità della nostra vita civile forniscono questi tappeti turchi, quest
gli stivalini arcuati che calzavano i suoi piedini eleganti, egli si tirava indietro per paura di toccarla, tanto gli pareva una divinità scesa dal cielo. La prima volta che essa si degnò d'indirizzargli la parola fu tanto confuso che le rispose una sciocchezza che la fece ridere mostrando due file di dentini meravigliosi per la regolarità ed il candore. Ed essa
freschezza del volto, quello spirito ecclissato dal semplice aspetto della bellezza gli g
E davvero faceva onore al babbo che l'aveva fatta istruire dai migliori professori. Essa aveva corrisposto benissimo, imparando con pronta intelligenza, e continuando a coltivarsi con buone letture. E parlava con esatte cognizioni di storia e di letteratura, giudicando coll'acuto buon senso della donna accoppiato ad un gusto fine, istintivo e personale che rendeva interessanti i suoi giudizi. E faceva onore anche alla mamma ch
ile nei dintorni di Treviso, un piccolo Trianon, un parco all'inglese, cogli alberi più alti del palazzo, con una vasta estensione di bosco, una cascata, un lago, dei frutteti, delle vigne, dei campi come se ne vedono pochi. Dunque non ci potevano essere inconve
bolista di prima forza, non c'era pericolo che si rovinasse al giuoco, perchè perdeva di raro.
Gervasio scrive
e stoffe, che tu credi che deva compensarti del prezzo, è una vana illusione. La nonna voleva che Maria ti facesse un paio di guanti di lana, per star caldo, ma tua cugina pretende che tu non vuoi portare che guanti di pelle. Sai che non siamo ricchi, che il povero nonno ci ha lasciati molti debiti che aggravano le campagne, e con questi anni cattivi, co
ma col tempo e le cure passeranno anche queste. Tutti gli altri
Silvio si sentiva invaso da profonda malinco
itare gl'imbecilli, ma infine dei conti non esiste nè libertà, nè indipendenza, nè nulla di buono a questo mondo senza il denaro!... Mio padre non è mai stato splendido, ma adesso che è vecchio diventa
damenta nuove, in fondo della città, e in quel deserto fumava un si
peschereccia colla vela riflessa nella laguna filava orzando verso il mare; a sinistra i monti che fanno corona al territorio trivigiano, con una
nerezza e con rimorso, pensò che in quel ritiro suo nonno giuocava la vita per l'emancipazione della patria, lo zio era stato sacrificato allo stesso intento, la zia era morta di dolore, suo padre era partito per la guerra e per l'esilio, la nonna aveva passat
pello sugli occhi e il sigaro da un soldo fra i denti, senza guardare in faccia la gente che incontrava per via, sempre pensieroso, girando per un labirinto di calli strette, nell'ombra umida fra le case, salendo e sce
i battè sul viso tutto d'un tratto parve che lo destasse da una specie di letargo. Alzò la testa, abbracciò collo sguardo il prospetto della Piazzetta, il
va nell'aria, e dopo gli accenti variati d'un a solo melodioso, prorompeva in un solenne
orteggio di ammiratori. Si udiva un fruscio di seriche vesti, si vedevano tutti i colori che brillavano al sole fra gl
ri il giovane praticante dello studio gettò in fretta il mozzicone del sigaro da un soldo, si atteggiò al più grazioso sorriso, abbassò rispettosamente il cappello fino al ginocchio, strinse la mano all'avvocato, present
die indistinte e confuse con altre voci, le parole umane acquistano una espressione singolare, specialmente fra la gioventù e la bellezza, fra le seduttrici e i sedotti. I suoni reboanti della musica incoraggiano le audacie del dialogo e talvolta lo interrompono a proposito, l'a solo sentimentale d'un