img La famiglia Bonifazio  /  Chapter 7 No.7 | 35.00%
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Chapter 7 No.7

Word Count: 3988    |    Released on: 06/12/2017

a Treviso e in Brianza, ove i parenti e gli amici appresero con orrore la rapida morte dei loro cari, che parve a tutti lo schianto di due fiori prodotto dalla violenza d'un uragano. A tale svent

ntemente alla pace domestica, compiute le onoranze funebri, ritornarono piangenti alla loro casa, ove un'orf

adre, e dissimulare la grave disgrazia all'infelice

e spingessero quella nazione a non tollerare più oltre in Italia la infamia della dominazione straniera, e ai

voci di speranza, ma il

i dal dolore. Soffriva delle vertigini che lo esponevano a cadere, se non trovava un sostegno. Il maestro Ze

salasso, insisteva

austriaco, abbondante fino allo sveni

di suo padre, ed avevano consolato i giorni più lieti della breve esistenza di sua madre. La bimba giuocava coi fanciulli dell

na si rifuggiava sui ginocchi della nonna, mostrandosi annoiata della monotona cantilena del maestro, implorando la grazia di ritorna

va a Zecchini, a che cosa hanno servito tanti studi al mio pove

voltarsi.-L'uomo è un asino!... condotto colla cavezza e spinto col bastone, cammina rassegnato da vera bestia da soma.-E dopo qualche sospiro, riprendeva:-Tuttavia l'istruzione è l'unica arma che ci resta. Bisogna istruirsi p

a Maddalena; chi sa a quale sorte è riservata nell'av

ella come la sua mamma, della quale aveva i capelli abbondanti,

rontamente ad apparecchiare a condire ed a cuocere le varie pietanze, e a sorvegliare i fornelli. Faceva grande attenzione alle faccende della casa, voleva che la

e stirarla a dovere. Faceva bene la pulizia delle camere, metteva

iette, e si rassegnava soltanto per contentare il nonno, che non divedeva l'opinione di sua moglie sull'istruzione, ed es

to, lascia che sia felice, le donne

capitano, una donna ignorante è una ve

asino, come egli asserisce, non è nec

ione. Gli asini tirano il carretto carico, e i padroni li fanno camminare

fra i denti le più tremende minaccie contro il governo, abbatteva furiosamente le capsule dei papaveri pe

fondo al parco per sfuggire alla seccatur

alito sul trono imperiale dello zio, alzava lo stendardo delle nazionalità, promettendo l'emancipazione d'Itali

to di esaltazione, alcune frasi che lo avevano colpito: ?Andiamo su questa terra classica, illustrata da tante vittorie, a ritrovare le traccie dei nostri padri.? Tutta la sua gioventù ritornava a rifiorire, tutte le asp

nni ma gli pareva di essere ancora abbastanza robusto da poter portare un fucile, e intanto nell'impazienza d'un primo assalto, egli percorreva le camere a passo di marcia, armato del suo bastone, la sola arma che gli era stata lasciata dall'Austria, e si arrestava d

ito diventasse matto in quello stato d'

tto anni, lo condusse per la prima volta in casa Bonifazio a vedere i quadr

alorditi, la bocca aperta, guardava ora le battaglie ed ora il capitano, ed aveva più paura di c

rea, che era circa della sua età, e lo condusse i

e diminuite le imposte e il prezzo del sale, sperando che la guerra avrebbe fatto aumentare i

Il capitano non salutava nessuno, ma gettava in aria il berretto, e lo mett

il tempo d

ll'imminente libera

fra poco saremo a Vienna!

lie e della madre, l'esule sentiva che l'affetto e il dolore ci fanno mettere le radici anche nella terra straniera, e non poteva staccarsi da quel mesto soggiorno senza lasciarvi un lembo del cuore. La povera defunta restava sola e non avrebbe più

deplorando di non poter portare con lor

olle armi alla mano, ma il padre era rimasto storpio p

figlio, che avrebbe occupato il posto del povero Stefano, e anelava ansiosamente di rimettere il piede nell'eroica città, alla

iunsero a Torino e lo trovarono in festa per la battaglia di Magenta che aveva aperta la porta della Lombardia. V

le entusiasmo dalla popolazione esultante. Silvio è felice di trovarsi in Italia, e desidera vivamente di abbracciare i suoi nonni; domani visiteremo quelli di Brianza, e in breve

cazioni, e non corsero più nè l

a liberazione, che gli rappresentava il trionfo delle sue idee di patriotta, il meritato compenso dei pericoli di cospiratore, la vendetta dei figli perduti, la gioia di rivedere il suo primogenito, lontano da tanti anni, e di conoscere alfine

igna, e i due ragazzi inconsci del solenne mo

tò sulle furie e lo coperse d'improperi, ma il povero diavolo aveva fatto la pelle dura, dopo la lunga abitudine col vicino. Maddalena, come al solito, cercava di metter pace, ma q

e da ogni parte, il furore del cielo s'era aggiunto al valore degli alleati, e

esso i nostri devono girare le fortezze, ed entrare francam

i arrischiava

to, asserisce che i nostri non si muo

atte spargere apposta dal governo per p

uove, e a Venezia si aspettò inva

siate troppo

io sono dispiace

ere altri dubbi, altre reticenze e incertezze che

cere, ed egli che era sempre innamorato di quella santa donna, sopporta

erito, per correre in traccia di più consolanti notizie.

a tanto senza averlo veduto mai altro che in fotografia, e raccoglieva con materna sollecitudine tutte qu

l pensiero di vederli giungere al cancello, incontrati dai genitori e dai parenti, fra il giubilo degli amici

aestro e tutti di casa di nascondere la brutta novità per non esacerbare i nervi di suo marito, ed anche col

un ragazzetto che gli veniva incontro con un viglietto. Lo aperse rapidamente. Lo scritto gli veniva d

illabe interrotte. Alzò le braccia, e parve che cercasse d'intorno un sostegno che gli mancò, era barcollante, stramazzò a terra co

e ripetendo delle frizioni coll'aceto, gli altri domestici accorsero in cerca del medico, il quale n

e il sangue al cervello; l'apoplessia, e il

ndo ricevette la triste notizia. La pace di Villafranca

l nipote, perdette anche il marito; e si trovò isolata nel d

prolungato dominio straniero, ma centinaia di famiglie venete restavano separate dai figli; e molte rimasero s

rmezza degli Italiani non li avesse sostenuti in mezzo a tante minaccie, davanti a tanti pericoli, c

Si occupò dei funerali del capitano, che riuscirono decorosi, dimenticò tutti i rabbuffi di lui, per non ricordarsi che delle buone qualità d

era vedova le era chiaramente definito: allevare Maria, conservare la modesta sostanza al figlio e ai due nipoti; e da

collegio per educarla secondo la sua condizione, o almeno di mandarla

va, basta che sieno

nnava la testa,

e dalle donne, destinate alla vita sociale. Maria avrà una buona

io averla sempre sotto gli occhi, non devo abbandonarla,

ne, non potrà sposare che un uomo a

più felice?... Io ho vissuto sempre in campagna, e non avrebbe ma

l rimprovero di averla privata d'educazione,

stro, non si rimpiange que

deploro continuamente d'esserne privo. Quante bel

a essere tanto ricca. Ci penso io, ve lo prometto, io saprò farne un'eccellente massa

ta opinione. Farete di Maria una brava m

sulla terra! concl

mico di casa Bonifazio fosse sempre in contradizione prima col marito e poi col

anti ed affettuose, le cure del giardino

dell'orto che forniva la cucina e la mensa di eccellenti prodotti, trascurava la coltura delle serre e dei fiori che le sembravano superflui. E al posto delle piante rare dietro le invetriate faceva distendere al sole le reste delle cipolle e

ura, e lasciava tutte le piant

e dalla forbice che limitavano la loro espansione, si erano vendicati della passata disciplina gettandosi con pieno vigore ad ogni eccesso di sfrenata vegetazione, gli arbusti avevano invase le strade, le sementi cadute da t

iti sulle piante più robuste, andavano a cercare il sole fuori dei rami del loro tutore, e fiorivano in alto ricadendo pel loro peso naturale in nappe e frangie fiorite come se ne vedono sulle scene del teatro in qualche ballo

mo dal terriccio prodotto da vari strati di foglie cadute e marcite al posto, e si formarono delle macchie con viluppi inestricabili di rami di varie piante, con foglie,

dei contadini che andavano a falciare il fieno, o attraversavano il parco per altri motivi; i

grande di lei, dal quale era amata colla tenera affezione d'un protettore formidabile, che secondava tutti i suoi capricci, intendeva le sue parole, le

osicchiavano biscotti, giuocavano insieme, e talvolta si udiva lo scroscio cristall

ad asciugarsi il pelo al suo vestito. Ma la ricreazione della fanciulla non durava tutto il giorno, ed era sovente un meritato compenso alle ore impiegate nel disimpegno delle cure domestiche, delle quali diventava sempre più esperta. Dopo ammannita una vivanda, apparecch

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