le loro teorie, se si contentassero di limitarle al circolo r
scire dalla sua scuola, nessuna autorità competente avrebbe trovato un argomento vali
egli aveva sovente l'occasione d
bellezza lombarda della signora Maddalena, e per esprimere la sua ammirazione in modo che gli pareva molto appropriato, cominciò a raccontare a tutti i suoi amici e conoscenti che
a le brace sotto la cenere, e pensando al carattere vivace dell'amico celibe, aveva doppia paura dell'amico
miele. A certe suonate di campanello il capitano lasciava trasparire un'involontaria apprensione, come al tempo degli arresti, a certi rumori notturni
te, ad ogni errore commesso il maestro andava soggetto a dei rabuffi che lo intimidivano; la buona signora si stud
ore. Egli capitava ogni sera fedelmente, anche attraverso la neve e le bufere, per fare la solita partita. Gettava il suo tabarro e il cappellaccio a cencio sopra una seggiola dell'anticamera, ed entrava intrepidamente nel salotto coi capelli sul
fuori la scatola di tabacco colla Madonna sul coperchio, ne offriva agli uomini, diceva le s
ntali, le macchie si arricchivano di fiori elegantissimi, l'orto aveva degli erbaggi stupendi, e il co
maschio, al quale venne imposto il nome di Gervasio. Due anni dopo ne nacque un altro, che fu chiamato Stefano; e
llo di paglia, e gli zoccoletti di legno: giuocavano tutto il giorno sotto i bosche
con elevati sentimenti. Il babbo li voleva robusti e patriotti e li indirizzava per questa via. Divenuti grandicelli frequentarono le scuole di Treviso, modificate dall'inseg
o che un cittadino comandasse in casa altrui, così non poteva esser giusto che un popolo s'imponesse ad un'altra nazione. Ristabilita la vera base del diritto, dimostrava che quei pre
li voleva istrutti minutamente sulla storia d'Italia, dalla più remota antichità fino ai nostri giorni, perchè imparassero a conoscere i grandi avvenimenti, i fatti gloriosi che onorano il nome della patria davanti al mondo
izii del corpo, alla scherma, a
impiegatele sempre a favore della giustizia e della libertà, a vantaggio dei buoni contro i malvagi,-e rivolto
quadri di casa. Erano racconti che facevano venire la pelle d'oca; ma a poco a poco lo spirito bellicoso li metteva in voglia di menar le mani, sentivano vergogna di vedersi dominati dagli stranieri, e ascoltavano a b
oltivava dei bei fiori, ne faceva dei mazzi magnifici, e li presentava a sua madre nei giorni delle feste natal
molto, annotando le cose che gl
giuocando con loro; talvolta lo canzonavano per la sua teo
bestie dal pelo. è un errore! bisogna che la bestia sia morta per pronunziare un giudizio esatto dell
ano a caccia, ora in montagna ed ora in palude, e così si esercita
vecchio Pigna alzava il gomito fuor di misura, e quando era brillo ne diceva delle grosse, che facevano ridere la brigata. Allora i
no nel silenzio, lo spirito nazionale era coltivato dalle letture di buoni libri, ma lo si teneva nascosto nell'intimità, come un'arma proibita. Il bisogno d'indipendenza era penetrato a
tezze del quadrilatero; il resto del paese fu libero per quella serie di fatti comples
lse l'esercito e si apparecchiò alla rivincita; mentre la nazione esaltata dalla facile vittoria, priva d'esperienza e di senno politico si abbandonava alla gioia del trionfo, e non p
l governo straniero, ma desolato delle declamazioni c
ondarli, combatterli e vincerli. Bisogna abbandonare le questioni accademiche sulla forma di governo più opportuna all'Italia, mentre il paese è ancora occupato da un esercito agguerrito di stranieri tenaci alla preda. Bisogna ripudiare la rettorica, è inutile scrivere degli in
ed alla prima pioggia ritirò la bandiera per non sciuparla, ma dopo tornato il sole finse di dimenticarla in un angolo della casa; avrebbe voluto anche sopprimere la coccarda, ma chi non la portava era creduto una spia, ed arrischiav
a Treviso coi figli per pren
incaricati alla milizia e un ministro di diplomazia e guerra, un abate all'istruzione pubblica, un canonico al culto, un avvocato alla consulta, due ingegneri alle pubbliche costruzioni, un avvocato a
ioni, decreti, proclami, consigli a tenore delle circostanze, most
forme diverse. E così avvenne in ogni città e borgata del Lombardo-Veneto liberato dagli stranieri. Ma le aberrazion
i: elmi romani e medioevali, pennacchi napoleonici, durlindane dell'Orlando furioso, fiocchi, galloni,
uolarono nei volontari, i quali ignoravano ancora il mestiere del soldato, quando furono mandati ad af
uti fantaccini in pochi giorni, resistettero intrepidamente al primo fu
cogli onori militari, conservando le armi e i bagagli, con due pezzi di cannone, regalati dal generale austriaco ?in contrassegno della particolare sua stima per la buona condotta dur
Italiani, e la nazione tornava ad essere invasa ed opp
Santi quaranta (ora Cavour), gli Austriaci ent
ra Maddalena restava sola a piangere la partenza del
suo cuore di donna la avvertiva che i suoi cari starebbero assenti lungamente, esposti a mille pericoli; e al suo
della cavalleria austriaca aveva preso alloggio nelle case di campagna intorno la città, le scuderie er
paese conquistato. Si prendevano le frutta come fossero in casa propria, calpestavano
i per quelle belle piante, allevate con tante cure, piang
senti, andando a parlare ad un colonnello che cercava un comodo alloggio in mezzo ai s
on ha che comandarmi; io sono il maestro del villaggio
ndo fu bene installato accolse con benevolenza un rispettoso recla
adiacenze, con l'obbligo di mai più mettere i piedi nel parco, e una sentinella fu collocata
e così di seguito. La tradizione conservò l'abitudine dell'alloggio rise
aminghi per le terre d'Italia, inva
angue sparso dagli Italiani in quei mesi di lotta
ente, e i Bonifazio si recarono c
sono forse la più bella pagina nell
difende contro un nemico potente, combatte valorosamente, intrepida fra le rovine delle fortificazioni, che estenuata dalla fame, decimata dal c
fino che fu ridotta ad un mucchio di rovine. Ma il vecchio soldato di Napoleone fu il solo che potè
a mano destra e Stefano ebbe una gamba traforata da una pal
ltima carica di cannone, Venezia
sero tornare entrambi a casa con lui. Per Stefano non ci poteva esser dubbio, poichè non era in caso di tenersi in piedi senza l'aiuto d'un bastone, ma Gervasio storpiato alla mano destra si rifiutò r
to francese, e il vecchio soldato, sostenendo sotto il bracci
ferito, e senza Gervasio, fu costretta di sostenersi ad un albero per non c
è Gerv
ero, ma speriamo di r
te, il mio povero Gervasio è morto!... sa
to, che avesse preferito l'esilio alla
empo, si studiava di provare l'impossibilità d'un lungo dominio austriaco in Italia, perchè i popoli coraggiosi possono tutto quello che vogliono; ma Maddalena non lo ascoltava più, baciava teneramente il suo Stefano, lo in
enere che bisognava rassegnarsi al destino, che era finita per sempre, che sarebbe assolutamente impossibile di vincere la potenza austriaca. Il capitano lasciò andare un pugno così violento sul tavol
chi giorni dopo sbarcava a Marsiglia coi molti esil
d'Europa; le varie rivoluzioni del quarant'otto vi avevano gettato i loro naufraghi, che cercavano un rifugio. Tutte le passioni umane, e i diversi partiti politici si concentr
ativa gli venne offerta una cattedra di lingua italiana in Bretagna. Non esitò ad accettarla perchè sentiva anche il bisogno di
la vedeva da lontano, illuminata dallo splendido sole d'Italia, e gli pareva di udire lo stormir delle fronde dei suoi boschetti, il pigolìo dei passeri al crepuscolo, credeva di respirare l'olezzo di quelle piante, e sentiva l'aria pura dei monti e del Piave, che gli sbatteva il
nsa di famiglia, il povero emigrato viveva solo, colla memoria delle affettuose cure materne
li altri derelitti pe
avera speravano il ritorno in patria per il prossimo autunno, ogni autunno per la ventura primavera; ma ogni volta che si credevano vicini al porto, una burrasca inaspettata li rigettava in alto mare. Tornato il cielo sereno, esaminavano l'orizzonte, e ad ogni nuvoletta lontana pronosticavano l'uragano che doveva sconvolgere l'Europa, far trionfare la libertà, e restituirli al loro paese; ma un venticello importuno rasserenava il cielo. Si lamentavano del
ile di Battistino, e non tardò a sentire per l'Angelina una profo
i creavano una nuova patria sul suolo straniero, la patria dell'amore, e così trovavano più ridenti quelle verdi campagne, più vag
menticare tutto il resto, questa diven
anzati; pochi mesi dopo si celebrò il matrimonio, e la terra di Bretagna pa
nonni fu battezzato col nome di Silvio, in segno di simpatia verso l'amico carbon
a assalì la puerpera, e mise subito in dubbio ogni speranza. I sintomi più minacciosi si suc
compagna nel primo anno di matrimonio, il neo
cari parenti, fra il suocero e il cognato al pari di lui disper
ia; i Ravelli affranti dal dolore abbandonarono il paese, il povero esule rimase solo, fra una cu