img La famiglia Bonifazio  /  Chapter 6 No.6 | 30.00%
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Chapter 6 No.6

Word Count: 2071    |    Released on: 06/12/2017

urono tutti contenti. La nonna ringiovaniva per fare la bambinaia, il nonno era beato che non fosse nato

no dovrà fare il soldato, non sarà dunque mai al nostro fianco; questa

un asino! soggiu

rrugava la fronte, faceva gli occhi severi, a

le donne?... che cosa sono le mogli,

rispondeva tr

oi, e non dice che le loro mogli fossero nè bestie, nè eroine, erano donne. La donna non è simile all'uomo, sono gli uomini stessi che la gi

tolando, e gli teneva il broncio fino

a. Ma anche in seno d'una esistenza felice, Stefano non dimenticava mai i principii succhiati col latte, e sviluppati in tutta la loro forza dalla educazione paterna, dalle lotte del quarant'otto, e dai successivi avvenimenti della patria. Nessun galantuomo vi

e s'informava esattamente di tutto quello che

itati secreti e del

reviso i patriotti corrispondevano segretamente cogli emigr

a, correva incontro ai nonni, balbettava l

bina dormiva tranquillamente nella sua cunetta di vimini, perchè la madre voleva tenersela sotto gli occhi fino all'o

maestro col capitano; Stefano stava a guardarli, la Beppina lavorava nei vestitini della sua bimba. Quando erano soli il capitano giuocava agli scacchi con Stefano, o metteva in ordine i cartocci delle sementi, mentre suo figlio leggeva ad alt

cchini che si bagna

sciuti domandarono se il signor

ano avanti; e dopo di averli introdotti

loro

momento, abbiamo bisog

cendo che c'erano di fuori due figure antipa

il capitano se ne

mo a v

le donne inquiete, nell'ansi

Polizia, un commissar

sa perquisizione, misero sottosopra la casa, raccolsero varie lettere di Gervasio, dei documenti, delle carte varie, ne fec

ore sulla porta del salotto, guardate a vista, supplicavano invano che a motivo della bur

bina, che dormiva tranquillamente, poi si

oleva soccorrerla, non sapeva quello che

erale, due sbirri presero Stefano sotto le braccia e lo trascinarono, seguiti dagli altri poliziotti, fino ad una vettura che aspettava a piccola di

il suo Stefano, mandando dei singhiozzi convulsi che parevano soffocarla. Maddalena in ginocchio se la stringeva al seno, piangendo dirottamen

o ai patimenti fisici e morali del povero arrestato durante il viaggio, e poi negli orrori della prigione; conoscevano i processi lunghi e insidiosi dell'Austria, paventavano delle sue crudeltà; i genitori erano rimasti senza figlio, la moglie senza marito, la figlia senza

ono, oppressi dall'angosci

nella stessa notte. Accorsero gli amici, ma nessun conforto p

del padre, alla bambina, alla casa, alle dolci abitudini domestiche. Quel cambiamento repentino di vita, quel rapido trapasso dalle gioie serene della famiglia, alle torbide agitazioni d'un proces

cuore, sono accompagnati da tutte le angu

gione, e gli parve di essere stato sepolto vivo. Pensava alla vita passata come ad un altro mondo, abitato in un'epoca lo

martelli. Non intendeva le domande che gli venivano indirizzate, rispondeva con sdegnoso disprezzo, con

rze completa; rispondeva lentamente, con parole insensate. Il medico conobbe i primi sintomi d'una febbre tifoide, e ordinò che fosse subito trasportat

rare, e aveva perduto i sensi da qualche giorno, quando al

tomba, e camminavano sostenendosi reciprocamente, attraverso gli squallidi e infetti corridoi della prigione, sotto la scorta d'un attuario e d'un secondino. Il malato non c

ia, Maddalena sostenuta dal marito, e la Beppina trasportata da due infermieri. Adagiarono le misere donne in una carrozza che le condu

ericolosa, peggiorata dalla disperazione per la prigionia del marito, e dalle gravi notizie sulla sua malattia, che erano state comunicate da Mantova. Ma ogni resistenza fu vana; non valsero nè le ragioni persuasive del medico, nè i

nte il viaggio a forza d'energia, la quale la resse fino alla porta dell'infermeria, ma la abba

, e la violenta emorragia cominciava a svenarla. Non le mancarono le cure più sollecite e

un altissimo sentimento che sostiene il loro coraggio, ma le madri e le spose soccombono colle viscere straziate dalla violenza che le privò dei f

o vani tutti i tentati

ndo d'ora in ora tutte le forze v

ndò caldamente all'affetto della suocera la sua piccola Maria, mostrò il più vivo desiderio di rico

capelli che furono il suo diadema di sposa, e la sua corona di martire. Pochi giorni dopo moriva anche Stefano n

presso dell'altro, piangendo di dolore, fremendo di sdegno, e invocando dal cielo la pace ai defunti, il castigo di Dio

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