Chapter 3 No.3

Word Count: 1060    |    Released on: 04/12/2017

zione

asi nel 1715 un terzo della plebe sia morta letteralmente di fame, e nel 1725 in Normandia si viveva dell'erba dei campi (Taine, pag. 431); e ai tempi di Fleury il paesano nascondeva il poco pane e il poco vino, per paura dell

ava sul popolo e i minimi proprietari, in ragione

rrita, ma che quando è misero e proprietario, si irrita an

mezzi di proteggere il popolo che a loro un secolo prima affidandosi, aveva imparato, per gratitudine, ad amarli. La nobiltà, dice Taine, era uno stato maggiore in vacanza intorno ad un generale che invece di comandare teneva un salon. Il suo merito consisteva unicamente nell'etichetta di

nteresse; lo sperpero toccava il fantastico: la cameriera della regina spendeva 30.000 lire in candele; il capitano di caccia 20.000 lire in colombi. Vi erano a corte 295 ufficiali di bocca (noi li chiameremo cuochi), 75 cappellani, 48 medici e farmacisti,

alunque reazione, cominciavano a medicarsi radicalmente

aveva soccorso con 3 milioni del proprio gli affamati. Alla Bastiglia nell'89 non vi erano più che sette individui di cui uno idiota. E chi di noi non ha sentito Il Tartufo e il Matrimonio di Figaro senza meravigliarsi che queste commedie fossero non solo tollerate, ma recitate davanti alla corte, al clero e a quella nobiltà, che criticavano così atrocemente? Noi crediamo di essere un popolo libero; ma mettiamoci la mano sul petto, confessiamo sinceramente: in quale città nostra si permetterebbe una commedia in cui ai

prepotenza di pochi, provocando una naturale reazione, per la stessa loro eccessività, i

l'altro; sostenuti da 8 o 9 mila fanatici pervertono il corso della giustizia, impongono all'assemblea i loro capricci, che diventan

vecchi, malati, e quando l'assemblea lor s'oppone risolvono il grande macello del settembre, e Marat

arebbe stato condannato senza una sentenza di tribunale, essi lasciavano scannare, anzi colle proprie mani scannavano, centinaia di detenuti, auspice e complice lo stesso ministro della giustizia Danton. Mentre proclaman la libertà del

pristina forza ed unità, finchè non caddero in braccio a quella dittatura militare che anche quando si copre di gloria nei campi di battaglia è il peggiore di tutti i governi, e non può convenire che a un popolo ed a un'epoca barbara.

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